domenica 29 luglio 2007

Welcome back!

Da poco rinata come l'Araba Fenice mi trovo a sbattere il muso nel vecchio squallido mondo. Ecco la situazione: dopo due settimane di meritato (?) relax in Sardegna son tornata a casa con una taglia in meno e la carnagione di un'indiana. Fin qui tutto bene.
Saluto mamma e papà e, qualche ora dopo, il fratello dormiglione, anche lui rientrato da poco dalle meritate (le sue si) vacanze sulla costa romagnola. Le ore successive sono un tripudio di racconti, foto e consegna di gadgets e ricordini. Come non portare a casa un bel pezzo di pecorino? Il fratello, ancora frastornato dal fuso orario (perchè a Riccione si vive 12 ore avanti a noi), non dice tanto, si limita a una descrizione dell'abbigliamento alternativ-truzzo-borghese adottato per una serata in discoteca. La mamma però riporta i racconti fatti ieri dal fratello, quando aveva ancora l'adrenalina in circolo e riusciva a mettere insieme una frase di senso compiuto. E qui la sberla. Metaforica logicamente. Mi descrive una canotta alternativ-truzzo-poco-borghese che si è comprato e cosa è successo all'entrata di una discoteca la sera in cui l'ha messa. Il fratello, conciato come molti altri diciottenni in vacanza, si è sentito dire da un gentleman all'ingresso: "Qui i gay non li vogliamo!".
Cosa cosa cosa?? Tanto per precisare la canotta in questione era monocromo nera, non aveva nessuna scritta inneggiante all'amore omosessuale o che altro. Ma la questione è un'altra: "qui i gay non li vogliamo"?! Ma dove pensava di essere? In uno sperduto paesello pakistano?! Ma il padrone del locale saprà che razza di zoticone ha assunto? Lo zoticone è stato fortunato, perchè il fratello ha lasciato perdere. Io non lo avrei fatto. Rompicoglioni come sono. Minimo avrei preteso di parlare con il principale minacciando una bella denuncia, poi vediamo chi fa la figura peggiore: io che ho fatto la figura dell'escluso o tu che sei stato licenziato? Pirla.
E' assurdo che nel 2007 ci siano ancora queste discriminazioni, specialmente in una grande città turistica piena di giovani.
E poi ci stupiamo quando leggiamo sui giornali del ragazzo di turno che denuncia o, peggio, si suicida perchè i compagni lo maltrattano per il suo presunto orientamento sessuale.
Bentornata nella vita reale, penserete.

Giusto per precisare, l'orientamento sessuale di mio fratello non influisce minimamente su ciò che penso del gentleman. Che sia gay o meno, non cambia nulla.

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